Fin dove può spingersi la tecnologia? Quanto i più moderni software possono essere d’ausilio per inserire un impianto? Ecco le nuove frontiere raggiunte dalla tecnologia per l’implantologia.
Indice:
Uno dei principali fattori di successo di un intervento di implantologia è la vasta esperienza del chirurgo che esegue il trattamento.
Se però uniamo esperienza a tecnologia, l’implantologo può sfruttare appieno il suo potenziale, rendendo l’intervento più sicuro, magari più rapido e privo di rischi per la tua salute.
Oggi la scienza mette a disposizione dell’implantologo specifiche tecnologie che permettono di:
- programmare l’intervento al computer in ogni minimo dettaglio;
- garantire la massima precisione in fase operatoria;
- offrire le più ampie garanzie di successo del trattamento;
- rendere tutto il processo estremamente semplificato e sicuro.
Ma cosa rende possibile tutto questo? Scopriamo nel dettaglio gli strumenti che contribuiscono al successo di un intervento in un centro altamente specializzato in implantologia.
1. Indagini radiografiche
Nella fase di pianificazione implantare è fondamentale comprendere se l’osso del paziente è idoneo sia in termini di qualità che di quantità.
L’ispezione del cavo orale fornisce solo informazioni approssimative, pertanto è necessario ricorrere alle tecnologie di imaging più sofisticate, come la TC 3D.
TC 3D è un acronimo che sta per Tomografia Computerizzata tridimensionale. Si tratta di un’indagine radiografica che sfrutta dei raggi X a fascio conico per realizzare una ricostruzione tridimensionale della bocca.
Un tempo, per via della disponibilità di tecniche radiografiche soltanto bidimensionali come la panoramica, era possibile stimare solo l’altezza dell’osso, senza valutarne lo spessore.
Di conseguenza, spesso ci si confrontava con un osso più sottile del previsto, oppure con strutture anatomiche nobili eccessivamente vicine all’area dell’impianto, rischiando un fallimento implantare.
Grazie all’avvento della TC 3D invece, è possibile stabilire con certezza non solo l’altezza, ma anche lo spessore dell’osso in cui saranno posizionati gli impianti.
Difatti, le immagini ottenute attraverso l’uso di un software dedicato sono ricostruite digitalmente in 3D, al fine di conoscere con esattezza la morfologia dell’osso da trattare.
In tal modo, l’implantologo non solo è in grado di capire se l’osso è idoneo al trattamento, ma può anche individuare con estrema precisione i punti esatti in cui posizionare gli impianti. Questo dà la certezza di non compromettere le strutture anatomiche più sensibili come seno mascellare, nervo alveolare inferiore e forami mentonieri.
In aggiunta, se molti pazienti erano piuttosto riluttanti a sottoporsi a radiografia per via dei possibili danni causati da radiazioni, grazie ai progressi raggiunti nel campo della radiologia oggigiorno gli esami radiografici possono ritenersi molto più sicuri che in passato.
La dose di radiazioni che un corpo riceve sottoponendosi a una TAC Cone Beam è persino inferiore a quella che si riceve volando da Roma a Tokyo per effetto delle radiazioni cosmiche.
2. Scanner intraorale e stampante 3D a supporto dell'implantologia
Come ogni riabilitazione protesica vuole, è fondamentale rilevare le impronte della arcate dentarie.
Si tratta di una fase estremamente importante, in quanto solo producendo un modello fisico (comunemente detto “calco”) è possibile realizzare una corona estremamente precisa che rispetti l’estetica e ne assicuri la funzionalità.
In passato, l’acquisizione dell’impronta era eseguita con i classici cucchiai bucherellati e i rispettivi materiali da impronta. Chi ha subito la presa dell’impronta con questi strumenti difficilmente se ne scorderà.
Difatti, si tratta di strumenti che possedevano numerosi svantaggi: poco confortevoli per il paziente, frequente riflesso del vomito, sapore sgradevole… A ciò si associava il rischio di bolle e striature che potevano anche compromettere il risultato finale.
Ora invece, l’implantologo può disporre di tecnologie tali per cui è possibile rilevare le impronte delle arcate mediante uno scanner intraorale.
Questo presidio è una sorta di piccola telecamera che rileva l’impronta a colori in formato digitale passando al di sopra degli elementi dentari e dei tessuti molli.
In seguito, il modello digitale così ottenuto può essere studiato al computer con attenzione e stampato grazie all’uso di stampanti 3D. Questa procedura è fondamentale per ottenere un modello fisico che riproduce fedelmente la morfologia anatomica dell’area da trattare e dei denti contigui.
Il modello stampato e le immagini tridimensionali ottenute tramite la TC sono analizzate dall’odontoiatra al fine di valutare in anticipo la conformazione del sito in cui alloggerà l’impianto, la tipologia degli impianti da utilizzare e le posizioni esatte dell’osso in cui inserirli.
La simulazione con i modelli fisici è fondamentale per pianificare gli interventi complessi in maniera dettagliata e arrivare al giorno dell’operazione con le idee chiare su ogni singola fase chirurgica. Questo permette di garantire la massima precisione durante l’intervento e di ridurre al minimo l’insorgenza di eventuali complicanze.
3. Sistema CAD/CAM e realizzazione della protesi
Il CAD/CAM è un avanzato sistema che consente di sfruttare l’ausilio del computer per il design e la realizzazione delle protesi. Grazie a questo sistema è possibile progettare al computer la protesi e realizzarla garantendo la massima precisione.
Sfruttando il file digitale dell’impronta rilevata con lo scanner e la TC, è possibile progettare l’intervento chirurgico, l’eventuale gengiva finta e le corone artificiali.
Successivamente, si passa alla realizzazione delle varie componenti mediante macchinari destinati al loro fresaggio.
Questa tecnologia ha portato all’utilizzo di materiali di ultima generazione come PMMA, acetalico, zirconia o disilicato di litio, i quali oltre a garantire un’elevata resa estetica, risultano eccellenti per la funzione masticatoria.
Infine, la protesi viene opportunamente rifinita e fissata agli impianti a poche ore dall’intervento.
È questa combinazione di eccellenti competenze dei chirurghi e di avanzata tecnologia che consente a un centro altamente specializzato di completare il trattamento di implantologia con minimo rischio e massima garanzia di durata.
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